Mary and Max- Adam Elliot (2009)


Il pericolo è dietro l’angolo di una dimora smagliante, con finestre lustrate e portone laccato, staccionata bianca e fiori superbi. Il pericolo è dietro l’angolo della sicurezza, della prestanza, della forza. La follia più pericolosa che ho cavalcato in vita è stata respingere la vulnerabilità; vergognarmi della casupola che sono, con le piccole crepe, l’intonaco pallido,  le erbacce indomite in giardino. Stuccare, ritinteggiare, lucidare ha dato una nuova parvenza, una parvenza di quiete, tempra e inattaccabilità. Poi, a liquefare tutto, una sferzata di vento torrido. Ed è stata la fine, ed è stata la salvezza. Tornare a casa, tra le rovine, tornarmi dentro. Questo fa Mary, dopo un periodo di fosforescente esaltazione: si torna dentro. Max, creatura insatura di un mondo altro, l’accompagna a ritrovare la dolce opacità perduta, a riscoprire il privilegio del sentire. Lontano millemila nuvole, vicino millemila parole d’inchiostro, le indica il fuoco eroico della fioca fragilità.



(marzo 2016)

Commenti

  1. Ciao Chiara:)
    Ho letto da Giuseppe che ne avevi scritto anche tu di questo film meraviglioso, cosi sono passata a leggerti.
    Che posso dirti, tu non scrivi recensioni, ma poesie.
    Complimenti
    :)

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  2. Ciao Rachele :) Sei troppo gentile, ho un sorrisone stupido in faccia. Grazie :)

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  3. a questo film dovrebbero intitolare qualche stella, lassù

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