Weekend - Andrew Haigh (2011)


In un racconto d’amore gaio tanti elementi tipici, le banalità fondamentali. Si avrà presente: la voglia, il contatto, l’imbarazzo, la lontananza, la vicinanza. E ancora la dimensione “pubblica”, sociale, che possiede ogni relazione. Che una relazione omosessuale ha, tuttavia, più ragioni di temere. Glenn e Russel sono personaggi per certi versi paradigmatici. Pur scoperti, mai fino in fondo, nelle loro individuali friabilità, si fanno esponenti di un dissesto unanime, di una comune attesa di accoglienza e presenza. Le umanità reiette, quelle che nell’ombra hanno fame, meglio si fanno pagina di storia. -S- umilmente minuscola, a misura di ciò che soffoca sotto  l'eclatante. Con quel titolo, “Weekend”, Andrew Haigh ci parla di una zona labile di sospensione e frenesia, di sosta carica di aspettative e presentimenti, in uno scorrere incerto che getta nel panico (a me di sicuro). Oggi guarda caso è lunedì, e siamo ancora in cima alla cascata.



(dicembre 2015)

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